Massimo Fancellu

Coaching per il team

Post vacanze: ecco un errore che molti Team leader commettono. (Qui scopri come evitarlo). - Massimo Fancellu

Post vacanze: ecco un errore che molti Team leader commettono. (Qui scopri come evitarlo).

Forse hai già ripreso il timone in azienda o, probabilmente, ti stai godendo ancora qualche scampolo di sacrosanto riposo, prima di ritornare fra i tuoi collaboratori. In ogni caso, se sei responsabile di un'organizzazione o anche "solo" di un Team di lavoro, sai che il dopo vacanze richiede a tutti una bella dose di energia per affrontare con grinta e lucidità la ripartenza autunnale.  

Spesso, a questo punto, ciò che è più usuale per un Team leader è rimboccarsi le maniche e buttarsi a capofitto nel lavoro per dare nuova spinta all'attività: riorganizza, riordina, programma e, se è il caso, impartisce anche nuove disposizioni alle persone del proprio staff con la ferma convinzione che tutti abbiano la capacità di reagire e rispondere adeguatamente alle esigenze aziendali vecchie e nuove.  

D'altronde, a te come a diversi altri Team leader potrebbe venire spontaneo agire in questo modo: non son passati che pochi mesi, probabilmente, dall'ultima volta in cui anche col tuo Team avete parlato dei vostri obiettivi aziendali e di cosa a ciascun dipendente è richiesto per raggiungerli. Perciò, se, prima dell'estate, tutto filava liscio, dato che tutti avevano detto chiaramente di aver capito e ognuno stava già facendo sufficientemente bene la sua parte di lavoro, che motivo, in effetti, dovresti avere ora di dubitare delle loro intenzioni e capacità?

Ora, se anche tu, al rientro dalla pausa estiva, hai la tendenza ad adottare l'approccio "mi butto a pesce e ovviamente tutti mi seguiranno perchè sanno già cosa c'è da fare e cosa mi aspetto", potresti ritrovarti più avanti con qualche spiacevole imprevisto lavorativo.

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Fidarsi dei collaboratori è essenziale, ma la fiducia va rinnovata giorno per giorno

Di per sè, riporre fiducia negli altri e, ovviamente, nei propri dipendenti, è un'ottima cosa. La fiducia, infatti, è la base su cui costruire relazioni di valore, indispensabili per lavorare assieme in modo proficuo e soddisfacente. Ma fai attenzione a non trasformare questa apertura verso gli altri in un indistinto quanto pericoloso "posso sempre fidarmi ciecamente". Caso mai tu avessi un approccio simile, ti invito a rimetterlo velocemente in discussione: questa non è vera fiducia. Infatti:

la fiducia non è statica ma richiede confronto e verifica costanti

se vuoi poter fare affidamento nel tempo sulle persone su cui hai deciso di investire professionalmente. Riprendere il lavoro lasciando tutto com'era, dando per scontato che ciascun collaboratore sappia cosa bisogna fare è fuorviante e potrebbe presto diventare un boomerang per lo sviluppo e il benessere dell'azienda.

Potresti a questo punto chiederti: se questo accade, di chi è la colpa?

La colpa non è proprio di nessuno! Devi prendere coscienza del fatto, infatti, che non tutti ragionano e agiscono usando la tua stessa logica: non è da escludere che, fra i tuoi collaboratori, ci sia chi non ha la benché minima idea della direzione da prendere e non aspetta altro che qualcuno glielo dica (e, guarda caso, quel qualcuno saresti tu); è facile altresì che ci sia chi ha dimenticato o ricorda confusamente ciò che vi siete detti mesi fa circa gli obiettivi da perseguire e riguardo ciò che personalmente dovrebbe fare in tal senso. E' anche probabile, inoltre, che, nel frattempo, la situazione sia pure cambiata e stiano emergendo nuove necessità e nuove priorità per mantenere florido il vostro business.  

Posso capire che, sicuramente, in un mondo e, ancor di più, in un'organizzazione ideale sarebbe bello poter contare su persone sempre sul pezzo, reattive e...con la memoria di ferro! Tanto più farebbe comodo nel post estate, quando maggiormente serve far fronte all'impegno in più richiesto dalla fase di ripresa. Ma sappi che questo, in genere, accade appunto solo nel fumetto ideale dell'azienda e dei collaboratori perfetti presente nella tua testa.

Perciò, se ci tieni ad agire prima che ci siano ripercussioni negative in azienda e saltino fuori davvero dei "colpevoli",  come responsabile del gruppo spetta a te fare in modo che anche tutti i collaboratori siano responsabili, ciascuno in relazione al proprio ruolo e al proprio compito.

Proprio nella fase di ritorno a pieno regime, prevedi, pertanto, un momento in cui riprendere le fila e ridefinire il patto psicologico coi tuoi collaboratori. Un incontro in cui dirsi in quale direzione si vuole andare, ricondividere assieme missione e valori aziendali, rivedere gli obiettivi sia operativi che anche strategici, di cambiamento, decidendo in base ad essi chi fa che cosa e perchè.

Vuoi ricompattare e ridare slancio al tuo gruppo di lavoro? Ecco alcune domande chiave per riallineare tutti verso gli stessi obiettivi 

Naturalmente, ogni Team leader ha il suo stile e il suo metodo per gestire le riunioni col proprio gruppo; quindi, se già stanno portando risultati positivi, non posso che invitarti a proseguire applicandoli anche a questo incontro chiave post vacanze. 

Nel caso, comunque, tu voglia avere qualche spunto ulteriore in base al quale pianificare la riunione, questo promemoria di domande/punti da trattare coi collaboratori potrà tornarti utile:

  • A che punto vi trovavate prima dell'estate? 
  • Cosa dovresti dire/ricordare alle persone del tuo Team?
  • Quali sono gli obiettivi operativi per i prossimi mesi?
  • Ci sono nuovi obiettivi strategici su cui è necessario informare e sensibilizzare i dipendenti?
  • Perchè dovrebbero impegnarsi e collaborare per perseguire questi obiettivi?
  • Quale surplus di impegno devi chiedere a ciascun collaboratore per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati?
  • Cosa ti impegni a fare tu dichiarandolo davanti a tutti?

Oltre a questi punti inerenti più strettamente gli aspetti lavorativi, ricordati che, per la buona riuscita dell'incontro, è altrettanto importante curare la relazione e, in particolare, l'ascolto con le persone del tuo gruppo.

Non trascurare, pertanto, di chiedere loro come stanno a livello personale, come stanno vivendo ultimamente il loro lavoro, fatti raccontare cosa è successo esattamente nel caso emergano delle difficoltà...insomma, prima ancora di parlare e chiedere loro qualcosa, sii disponibile ad ascoltare con attenzione cosa hanno da dire. 

Posso assicurarti che con un adeguato ascolto, privo di pregiudizi, puoi fare passi da gigante per ottenere poi, a tua volta, piena attenzione e disponibilità a impegnarsi da parte di tutto il tuo Team. Non buttare via quest'opportunità!   

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Massimo Fancellu
 

Sono un formatore e un Coach professionista specializzato nello sviluppo dei Team aziendali. Col mio metodo “TEAM IN 3 PASSI” aiuto i Team di lavoro che vogliono essere più efficaci ed efficienti. Questo in azienda significa lavorare con più affiatamento, maggior benessere e aumentare la produttività del gruppo.

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